Non me ne vogliano i valdostani ( un amica mi ha precisato che in realtà sono valtellinesi) per la mia ricetta dei pizzoccheri, avevo in casa una magnifica farina di grano saraceno e non potevo proprio buttarla, e così mi sono cimentata in questa bellissima ricetta.
Ho fatto un pò di ricerche sulla ricetta originale dei pizzoccheri e ho trovato un pò di tutto, con l’uovo senza uovo con il latte senza latte, poi mi sono imbattuta in una ricetta che si definiva quella originale e questa era preparata solo con grappa e farina…non ho resisitito, per me la ricetta originale era quella.
Premetto che una piccola modifica l’ho fatta ovviamente, non ho usato solo la grappa ma ho messo anche un pò di acqua, avevo paura che il sapore risultasse troppo forte.
Bellissima idea quella della grappa, il sapore è risultato strepitoso, ho deciso poi di abbinarli con una ricetta rivisitata dallo chef Giovanni Allegro per la Fondazione Cascina Rosa, una ricetta salutare e saporita, ricca di ingredienti importantissimi per la nostra salute e che non dovrebbero mai mancare mai sulle nostre tavole in questo periodo dell’anno.
Ingredienti per i pizzoccheri per 4 persone:
300 gr di farina di grano saraceno integrale
1/2 bicchiere di grappa
acqua q.b
Ingredienti per la salsa:
60 g di patata
100 g di topinambur
120 g di cavolo nero
1 cipolla
2 3 foglie di salvia
semi di sesamo tostati
olio evo
sale marino integrale
Preparazione:
Mettere sulla spianatoia la farina e formare una fontana, aggiungere piano piano metà grappa e metà acqua, iniziando a lavorare l’impasto prima con la forchetta e poi con le mani, fino a raggiungere la consistenzamorbida e liscia.
Lasciar riposare la pasta mezz’ora circa avvolta con della pellicola da cucina.
Quindi mettendo un pò di farina della spianatoia tirate la sfoglia.
Non essendoci l’auovo la sfoglia lega un pò di mono e tenderà a rompersi con più facilità.
Non importa i pizzoccheri non sono tagliatelle e possono essere tagliati anche più corti.
Una volta tirata la sfoglia, lasciatela ascigare dopodichè tagliatela con il coltello all’altezza di circa 1 cm.
Preparazione della salsa:
Tagliare a dadini pi ccoli le papate e il topinambur, scostolate il cavolo nero e tagliatelo a listelle.
In una padella capiende mettere l’olio evo e la cipolla tagliata piccola, fatela cuocere bene, magari aggiugere dell’acqua per evitare che si bruci. A cottura quasi ultimata aggiugete le foglie di salvia spezzetate a mano e il sale.
Nel frattempo portare l’acqua ad ebollizione in una capiente casseruola, salaree aggiugere il topinambur, dopo qualche minuto aggiungere le patate ed il cavolo nero, attendere che siano cotte tutte le verdure (provate con la forchetta) e aggiungere i pizzoccheri, non appena saranno cotti, cioè quando saliranno in supercficie scolare la casseruola e versare nella padella.
Insaporire bene la pasta e le altre verdure, servire con una spolverata di sasemo che avrete in precedenza tostato in forno o in una padella antiaderente.
23 Comments
Chiara
4 Febbraio 2014 at 11:05io non sono valdostana ma mi sembra ti siano venuti benissimo!! Brava Manu! un bacione
Paola
4 Febbraio 2014 at 11:33Che delizia e poi il sugo con il topinambur è raffinatissimo!
raffaella
4 Febbraio 2014 at 11:47sono buonissimi, io li ho fatti l’anno scorso e come te, mi sono imbattuta in tantissime ricette, alla fine ho optato per farina e acqua ma perchè no un goccio di grappa?! sicuramente proverò il ricco condimento:-)
un abbraccio
raffaella
Claudia
4 Febbraio 2014 at 12:12Io non li ho mai fatti.. ma ci vorrei tanto provare! Mi piace tantissimo anche il condimento.. i topinambur.. che scoperta son stati per me! smackkk
Manuela
4 Febbraio 2014 at 13:21in ogni caso i pizzoccheri non sono un piatto tipico valdostano bensì valtellinese..
Ricami di Pastafrolla
4 Febbraio 2014 at 16:10In effetti avevo qualche dubbio, grazie per la precisazione!!!!
Lalla
4 Febbraio 2014 at 17:52A parte i pinzocheri che non mi sono mai sognata di fare io in casa, ma la grappa nell’impasto mi mancava davvero! E direi che il condimento lega benissimo con quella grappa…tutto molto equilibrato. Mi piace questo piatto.
un bacio
m4ry
4 Febbraio 2014 at 19:15La ricetta è favolosa, e le foto mi piacciono tantissimo 🙂
Splendida l’idea della grappa :)Un abbraccio :*
Angela
4 Febbraio 2014 at 21:05Che splendido piatto! Ma è davvero curiosa la grappa nell’impasto, ma non se ne sente troppo il sapore? Certo che mi intriga molto provare :). E belle foto, rendono davvero tantissimo. Un salutone, Angela
coccolatime
4 Febbraio 2014 at 21:05guarda ….lo penso sul serio….sei bravissima…davvero!!! ingredienti semplici…veri autentici…questi pizzoccheri farebbero resuscitare….sanno cosi di buono…<3
Stefania
5 Febbraio 2014 at 19:49Manu questa versione vegana devo sperimentarla. Io mi sono fermata a quella classica con il formaggio Bitto, ma anche questa pare molto gustosa e più leggera. Bella la tua pasta fresca. Brava 🙂
Berry
6 Febbraio 2014 at 11:38Che bella questa pasta Manu, compreso il condimento, mi piace un sacco il topinambur! Un bacione!
Lilli nel paese delle stoviglie
7 Febbraio 2014 at 12:06I pizzoccheri credo siano in assoluto il mio primo preferito, ma la grappa non avevo mai sentito, devo provare, di solito li preparo classici ma anche esplorare altre ricette mi incuriosisce! bellissimi i tuoi! a presto
conunpocodizucchero.it
7 Febbraio 2014 at 16:03ehhhh ma che proposta squisita Manu! non è che poi alla fine me li farai preferire agli originali eh? 😉
elena-sweetlife
8 Febbraio 2014 at 11:59Ci hai proprio incuriosite tutte con il segreto della grappa! Proverò! Ma non hai messo formaggio nel condimento?
Ricami di Pastafrolla
10 Febbraio 2014 at 15:30No Elena non ho messo formaggio perché questa e’ una ricetta studiata dall’Istituto Tumori di Milano per le ricette della saluta perciò non usa i latticini, ma ti assicuro che è comunque buonissima, prova la e poi fammi sapere, a presto Manu
Michela
11 Febbraio 2014 at 21:17I pizzoccheri con la grappa? Devo provare. A casa mia la grappa, da brava friulana, non manca mai! 😀
I tuoi sono davvero meravigliosi. Complimenti anche per le foto!
Elena
12 Febbraio 2014 at 12:46Che buoni i pozzoccheri…il condimento sembra poi appetitoso e colorato…credo che con questa farina la pasta abbia carattere….baci, M!!anu
Italians Do Eat Better
12 Febbraio 2014 at 20:52Che piatto appetitoso, mi piacerebbe davvero assaggiarlo!
simo
17 Febbraio 2014 at 11:49bella ed originale questa versione alleggerita di pizzoccheri….da fare assolutamente!
Un abbraccio cara e buon lunedì
Francesca
18 Febbraio 2014 at 11:16Il piatto della zona di Teo, lo hai reso felice! 🙂 L’ultima volta che l’ho mangiato con lui eravamo a Bormio, sulla neve… mi manca quel sapore deciso e particolare, lo riassaggerei molto volentieri! Mi piace l’idea del sesamo finale, tra l’altro!
Bello pensarti mentre impasti, all’opera… 🙂
Terry
18 Febbraio 2014 at 14:22Davvero davvero originale direi con la grapa nell’impasto! Li ho pubblicati anche io i pizzoccheri, qualche tempo, proprio per la mia rubrica “le ricette regionali italiane” e naturalmente la grappa non c’era però mi stuzzichi la fantasia. Brava
Bruna Cipriani
16 Marzo 2014 at 18:59Ciao cara, io abito in provincia di Sondrio, dove i pizzoccheri sono nati.A dir la verità la patria dei pizzoccheri è Teglio, da cui la valle ha preso il nome di Valtellina, e proprio per difendere l’originalità dei pizzoccheri, lì hanno costituito l’Accademia del Pizzocchero di Teglio depositando la ricetta originale del “Pizzocchero di Teglio”. la puoi trovare qui http://www.accademiadelpizzocchero.it/ricetta.html
Il tuo piatto sicuramente è buono e leggero con tutte quelle verdure gustose, ma non ha niente a che fare con i Pizzoccheri.
Mi devi scusare ma per i piatti tradizionali sono piuttosto talebana, di qualunque regione italiana siano…
La grappa si usa metterla nell’impasto degli Sciatt, tortelli fritti di grano saraceno con un pezzetto di formaggio Casera filante all’interno, buonissimi anche loro.
Un abbraccio